Invincibile Armata: un mito infrantosi sugli scogli….
Col nome di “Invincibile Armata”, la storia vuol ricordare quel corpo di spedizione navale inviato da Filippo II di Spagna alla conquista dell'Inghilterra nel 1588 e che segnò uno dei tanti fallimenti d’invasione dell’ambita isola d’Oltremanica…
Incapace di soffocare la rivolta dei suoi sudditi protestanti ,sfociata nella sanguinosa guerra degli Ottant'anni (1568-1648), il sovrano spagnolo, figlio dell’Imperatore Carlo V, “sui cui regni non tramontava mai il sole” ,decise di tentare l'invasione dell'isola, nella convinzione che l'appoggio dato ai protestanti dall'Inghilterra fosse un pretesto giustificato per lo scontro; inoltre egli sperava di poter riconvertire l'Inghilterra al cattolicesimo detronizzando Elisabetta I.
L'esercito di stanza in Olanda, al comando di Alessandro Farnese, avrebbe dovuto essereraggiunto da una flotta di 130 navi e 30.000 uomini, affidata ad Alonzo Pérez de Guzmán, duca di Medina Simonia, pleni fiduciario della corona iberica.
Ma, gli inglesi, informati del fatto, attaccarono con successo l'Armata ancorata al porto di Cadice (1587), inviando le proprie forze al comando del più famoso corsaro della storia: Sir Francis Drake. La flotta spagnola tuttavia riuscì a salpare verso l'Inghilterra ,ma venne intercettata da quella inglese capitanata dall'ammiraglio Charles Howard (con Drake e John Hawkins come comandanti ausiliari) nei pressi di Plymouth, al largo della manica. Nelle successive battaglie di Portland Bill e dell'isola di Wight, tuttavia, gli inglesi non riuscirono ad avere definitivamente la meglio sulle solide e ben disposte formazioni nemiche.
L’atto forse decisivo della disputa si ebbe quando l'Armata, in agosto, si apprestava ad attraccare a Calais, in Francia, per imbarcare le truppe freche, pronte a salpare dall'Olanda. Howard lanciò contro gli spagnoli i “brulotti” (piccole navi convertite in bombe incendiarie galleggianti), che ebbero l'effetto di scompaginare i pesanti e non facilmente manovrabili galeoni spagnoli, impegnandoli in duelli individuali, nei quali si trovarono nettamente sfavoriti. L'altissimo numero di perdite spinse l'Armata alla ritirata, resa pure difficoltosa dai venti contrari che ne impedivano la rotta attraverso la Manica e la costrinsero a fare il giro a nord della Scozia e a ovest dell'Irlanda. Solo 67 navi spagnole fecero ritorno in patria e la maggior parte in pessime condizioni.
Filippo, non pago delle “scoppole” subite, fece due ulteriori tentativi di invasione dell'Inghilterra (nel 1596 e nel 1597, entrambi falliti) che portarono alla soglia della bancarotta le casse dello stato, impegnando nella campagna britannica gran parte dell’oro che arrivava dalle miniere del Sud America!
FlaStef©
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